Di seguito riportiamo i racconti scritti dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Buccari-Marconi” di Cagliari sulle attività svolte al CRS4 dal 14 al 18 maggio 2018 e, di seguito, sulla loro esperienza in un posto di lavoro.
Gli studenti Giuseppe Simone Curreli, Eugenio Figos e Alberto Napoli raccontano le attività svolte al CRS4 . . .
Dopo circa un’ora di viaggio in pullman siamo arrivati al CRS4 dove abbiamo avuto l’onore di conoscere Marco, l’addetto alla reception, un tipo davvero simpatico e un grande appassionato di calcio. Successivamente ci è stata presentata Giuliana, che ci ha mostrato le parti principali dell’edificio che ospita il CRS4 e ci ha condotti nel laboratorio dove avremmo svolto la nostra attività di alternanza. Successivamente ci è stato presentato il nostro tutor, l’incaricato per lo sviluppo del progetto IoT – Desir (Internet of Things per la Didattica sull’Energia con Scuola, Impresa e Ricerca), il fisico Paolo Sirigu. Questo progetto consiste nel calcolare il dispendio di energia da parte dello studente nel tragitto scuola-casa e viceversa, tramite l’utilizzo del microcontrollore Arduino e della piattaforma web Athor (sviluppata dall’Istituto Giua di Cagliari). Con il nostro tutor siamo stati in grado di realizzare diversi progetti con l’utilizzo di sensori ausiliari che successivamente sono stati combinati per realizzare il dispositivo di rilevamento. Avendo già sviluppato diverse competenze di programmazione in linguaggio C++ all’interno del nostro istituto scolastico, per noi è stato anche più divertente riuscire a mettere a disposizione le nostre competenze.
Con Paolo e Antonio Pintori (un aiutante di Paolo giovane e simpaticissimo) abbiamo fatto diverse prove su Arduino: accensione con script già presente nel programma di un led integrato, accensione con script già presente di un led aggiunto nel pin9, sensore di temperatura, interruttore a colpo, interruttore meccanico, mini reed switch, Encoder rotativi, Relè con interruttore meccanico, funzionamento di un display 8×4, sensore DHT11 (di temperatura e umidità), sensore infrarossi di rilevazione del movimento.
Nei giorni seguenti siamo stati impegnati oltre che nella realizzazione del progetto anche nella visita dei diversi laboratori e sale di lavoro del CRS4 e di Sardegna Ricerche come ad esempio il FabLab o la Piattaforma di Prototipazione, dove ci hanno illustrato le basi per la realizzazione di elaborati e progettazione tramite utilizzo di stampanti 3D, fresatrici programmabili e LaserCut. Diciamo che la cosa che più ci lasciava a bocca aperta era il prezzo di questi macchinari ultra sofisticati. Gli edifici che abbiamo visitato erano spaziosissimi e pieni di apparecchi elettronici. Ci è stato mostrato anche il laboratorio di sequenziamento del DNA del CRS4 (dal ricercatore Paolo Uva) e la Computer Room o sala di calcolo (da Michele Muggiri), elemento vitale per il CRS4, poiché al suo interno sono contenute all’incirca un centinaio di macchinari (più o meno), i quali riescono a svolgere migliaia di operazioni al secondo che rendono davvero efficiente il lavoro dei ricercatori. Nella sala server ci sono diversi dispositivi che accumulano dati per una memoria complessiva di 5 peta( 1 peta=1024 tera 1 tera=1024 giga). Siamo anche stati in grado di utilizzare il robot umanoide NAO, grazie al supporto e alla preparazione di Franco Atzori, che ci ha fornito tutte le istruzioni necessarie per la programmazione del robot.
Andrea Mameli e Andrea Ferrero del gruppo di Comunicazione ci hanno mostrato le diverse difficoltà che una persona non vedente incontra ogni giorno e le soluzioni che si sono apportate al CRS4 per dare la possibilità a tutti di lavorare in tranquillità.
. . . e riportano le loro impressioni sull’esperienza in un posto di lavoro:
“Non essendo mai stato all’interno di un centro di ricerca ero abbastanza agitato ed inesperto sul come muovermi”.
“Devo ammettere di essere rimasto davvero colpito dal luogo di lavoro, soprattutto per la sua ubicazione, infatti non tutti i giorni si ha l’occasione di vedere un centro di ricerca all’interno di un’area cosi affascinante”.
“Sono rimasto davvero contento di aver fatto la conoscenza di molti ricercatori che mi hanno trattato come uno di loro, facendomi sentire a casa; sembrava che ci conoscessimo da una vita”.
“È stata un’esperienza davvero unica che ripeterei molto volentieri, inoltre sono stato in grado di rafforzare le idee per il mio futuro… e chissà, magari un giorno potrei provare ad essere un ricercatore del CRS4 a tutti gli effetti”.
“Ho notato che al CRS4 i dipendenti portano grande rispetto fra di loro e soprattutto per gli ospiti. Sono stati tutti molto gentili”.
“Altro fattore positivo che mi ha stupito è la tecnologia apparentemente futuristica, abbiamo usato pc di ultimissima generazione, uno schermo touch da circa 120 pollici, tavoli esagonali”.
“Appena ci hanno detto il prezzo di mercato di molte macchine in uso al CRS4 io personalmente, mi sono allontanato un po’ per la paura di danneggiarle”.
“Per andare da un edificio all’altro si nota la bellezza del paesaggio in cui sono immersi gli edifici”.
“Mi piacerebbe molto lavorare per il CRS4 poiché mi interessano molto i lavori che vengono effettuati”.
“Il percorso di alternanza al CRS4 è stato del tutto diverso dal percorso che abbiamo fatto in un negozio di Cagliari. La prima cosa diversa è il luogo, poiché il CRS4 è in mezzo al bosco mentre il negozio si trova nel centro della città. Anche il comportamento delle persone che ci lavorano è diverso: i proprietari del negozio sono più simpatici mentre al CRS4 sono persone più serie”.
“La cosa che mi è piaciuta di più del CRS4 è stata la passione con cui le persone ci spiegavano le cose”.
“Il giorno che mi sono divertito di più è stato quando abbiamo utilizzato il robot. Quando utilizzavamo Arduino mi annoiavo. Comunque, nonostante tutto, ho incontrato persone gentilissime sempre a nostra disposizione”.