Di seguito riportiamo i racconti scritti dagli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “Dionigi Scano” di Monserrato sulle attività svolte al CRS4 dall’11 al 15 dicembre 2017 e, di seguito, sulla loro esperienza in un posto di lavoro.

Gli studenti Claudio Dessì, Riccardo Spiga e Luca Toro raccontano le attività svolte al CRS4 . . .

Per il Progetto di Alternanza Scuola Lavoro, abbiamo trascorso una settimana al CRS4 di Pula. Arrivati al parco dove si trova il centro (il Parco tecnologico della Sardegna che, a sua volta, è immerso in un parco naturale n.d.r.), abbiamo notato un bellissimo miscuglio tra natura e tecnologia. Appena arrivati al CRS4 abbiamo compilato il registro delle presenze in segreteria e ci siamo presentati a Marco il responsabile della reception, che ci ha fatto capire subito che era un grandissimo appassionato di calcio e ci ha invitato a sederci e ad aspettare Giuliana che è stato il nostro punto di riferimento per tutta la durata dell’esperienza. Dopo siamo stati accompagnati in un’aula che ci ha stupito moltissimo,  soprattutto perché  c’era un sacco di attrezzatura, un sacco di progetti: un ambiente molto stimolante e motivante. Poi Giuliana ci ha presentato Paolo che è stato il nostro tutor durante tutta la nostra avventura. Dopo una breve pausa, abbiamo avuto modo di conoscere le attività svolte all’interno del CRS4 grazie alle slide di Andrea Mameli, che ci ha illustrato i progetti portati avanti nel Centro Ricerche. Andrea Ferrero, inoltre, ci ha parlato di accessibilità e di tecnologie utili al miglioramento della qualità della vita nelle persone con disabilità, in particolare con delle applicazioni dello smartphone che consentono alle persone non vedenti di avere in tempo reale la descrizione di immagini, oppure mandare messaggi agli amici dettando il testo. Infatti Andrea ha una malattia degenerativa agli occhi che non gli permette di vedere bene e ci ha mostrato alcune idee su come realizzare qualsiasi cosa cercando di renderla utilizzabile per tutti. Ci ha stupito come lui sia sempre col sorriso nonostante tutto, come è riuscito a integrarsi senza nessun problema al CRS4 .
Il nostro lavoro era focalizzato su elaborazioni con il microcontrollore chiamato Arduino, i primi giorni sono stati principalmente teorici ed abbiamo imparato le basi per l’uso di Arduino e del suo linguaggio di programmazione. Il secondo giorno appena arrivati abbiamo subito continuato il progetto iniziato il giorno precedente che consisteva nell’accendere delle luci a seconda del segnale di profondità. Nonostante le difficoltà avute nel corso di questi cinque giorni, abbiamo appreso delle nozioni importanti per riuscire a fare magari un lavoro con Arduino un po’ più complesso.
Franco (del gruppo Tecnologie dell’educazione per la didattica del CRS4) ci ha mostrato Nao un piccolo robot umanoide, utilizzato con gli studenti tramite video o anche sul posto, per fargli fare simpatiche prove a uso didattico. L’obbiettivo principale di alcune persone che abbiamo incontrato al CRS4 è aiutare gli studenti cercando sempre nuovi metodi per stimolarli e motivarli, un progetto in cui stanno mettendo molto impegno. Franco ci ha spiegato il funzionamento di Nao che è collegato ad un computer e noi gli dobbiamo dire che movimenti fare. Essendo usato anche nelle scuole medie non è molto complesso dargli le istruzioni però è un’idea molto interessante per attirare l’attenzione dei ragazzi.
Lo stesso giorno ci è stato anche illustrato il progetto IOT-Desir. Questo progetto, che si basa sul idea di Internet of Things, cioè Internet delle cose, ha lo scopo di migliorare la vita  per i ragazzi, noi  infatti durante questi giorni abbiamo cercato di calcolare “l’impronta ecologica” relativa agli spostamenti da casa a scuola e viceversa, tramite misurazioni dirette e indirette.
Il terzo giorno siamo  arrivati al CRS4 e subito ci ha accolto Michele che si occupa della computer room, il locale in cui si trovano le macchine per il calcolo, gli apparati di rete e lo storage e le infrastrutture di supporto ai servizi interni ed esterni al CRS4. Entrati nella computer room abbiamo notato subito la differenza di temperatura e rumore, dovuto al sistema di refrigeramento che sta a protezione dei dispositivi hardware. Michele ci ha spiegato tutte le caratteristiche, dandoci dei dettagli sulla velocità di connessione ad Internet con la fibra. I processori sono tutti racchiusi in un armadio chiamato “rack”. Abbiamo avuto diverse informazioni riguardo la storia dell’impianto e dell’azienda e nel frattempo abbiamo potuto ammirare le scatole delle radio Huawei, computer, telefoni e altri macchinari. Una cosa che ci ha stupito molto sono i processori con una velocità di calcolo elevatissima, infatti, essendo il CRS4 un centro di ricerca, ha bisogno di calcolatori molto veloci.
Per entrare nella computer room bisogna passare per un museo: una curiosità che ci ha colpito sono le pianelle in cui veniva esposta la storia del CRS4. Infatti abbiamo scoperto che è nato nel 1990 e che nel 1993 possedeva il primo sito web italiano.
Appena finita la spiegazione di Michele, con Paolo abbiamo settato Arduino (il microcontrollore) con antenna GPS e display, utilizzando Arduino IDE. Tramite l’applicazione chiamata OBD2, abbiamo testato i consumi, la velocità e la localizzazione con coordinate GPS, dell’auto di uno di noi. Per acquisire i dati abbiamo fatto un breve percorso intorno agli edifici dal numero 1 al numero 4, andando anche verso l’inizio della strada, dove si trova l’edificio 10, per poi tornare al primo. In laboratorio poi abbiamo elaborato i dati che ha rilevato Arduino sul computer.
Il quarto giorno, appena arrivati al CRS4, insieme a Giuliana siamo andati a visitare il FabLab di Sardegne Ricerche, un laboratorio di digital fabrication, in cui sono presenti 6 stampanti 3D e un macchinario laser con cui vengono realizzati disegni e scritte su materiali diversi (tra cui il cuoio) e gli operatori, Alessandro e Davide, ci hanno mostrato progetti e risultati. Abbiamo trovato nella prima stanza le stampanti 3D, di cui avevamo già familiarità perché le abbiamo viste a scuola, ma alcune addirittura riescono a modellare la ceramica. Abbiamo trovato interessante il fatto che si potesse accedere a questi macchinari attraverso un bando a cui possono accedere tutte le persone disoccupate: questo è molto utile perché dà l’opportunità a tutti di realizzare un proprio progetto. Nella seconda stanza abbiamo trovato un ragazzo che avendo vinto il bando stava fabbricando i pezzi per la sua idea con il taglio a laser, dimostrandoci che se hai buone idee puoi realizzarle.
Subito dopo pranzo, insieme a Paolo, abbiamo sperimentato la comunicazione Bluetooth con Arduino: nonostante sia stato molto complicato alla fine ci siamo riusciti, dandoci altre idee da fare a casa.
Per finire abbiamo messo in funzione un braccio meccanico  con i comandi dati al computer con il software Arduino IDE. All’inizio abbiamo iniziato a programmare i movimenti del braccio meccanico senza troppo successo, ma senza perderci d’animo. Infatti il giorno successivo ci siamo messi d’impegno, nonostante la frustrazione del giorno precedente, e siamo riusciti piano piano a imporre i movimenti che volevamo, grazie anche alla pazienza di Paolo.
Abbiamo trascorso l’ultima giornata a fare un resoconto di come è andata la settimana al CRS4, compilato il nostro “diario di bordo” e per finire abbiamo continuato a progettare i movimenti del braccio meccanico.

. . . e riportano le loro impressioni sull’esperienza in un posto di lavoro:

“Dal primo giorno, ci siamo subiti trovati benissimo, un bel clima. Tutti che si danno consigli a vicenda, se si sbaglia subito tutti a preoccuparsi dov’è il problema”.

“Una settimana di lavoro intenso, le basi le abbiamo acquisite, spiegazioni/introduzioni  brevi e specifiche”.

“Quest’avventura mi ha dato tantissime idee su quello che posso fare anche quotidianamente con Arduino, ogni progetto che facevamo mi faceva venire in mente un’applicazione da utilizzare a casa”.

“Arrivati all’ultima parte della nostra avventura c’era la felicità di una bellissima esperienza che ci ha dato moltissime idee, spirito d’iniziativa, ma soprattutto curiosità per quello che non sappiamo”.

“Un ambiente lavorativo molto bello e un paesaggio mozzafiato fuori”.

“un ambiente molto stimolate che a me ricorda i laboratori di “big bang theory”.

“La breve esperienza al CRS4 mi rimarrà impressa per varie ragioni: il paesaggio incantevole che ospita il centro ricerche, dove abbiamo incontrato anche alcuni cervi che passeggiavano là intorno; l’incontro dal vivo con il robot NAO e le stampanti 3D che creavano oggetti dal nulla, ci hanno proiettato nel futuro”.

“Avrei voluto capire meglio gli usi concreti del microcontrollore Arduino, ma purtroppo il tempo a nostra disposizione era troppo poco…”.

 

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