Di seguito riportiamo i racconti scritti dagli studenti del Liceo Scientifico “Pacinotti” di Cagliari sulle attività svolte al CRS4 dal 26 al 30 giugno 2017 e, di seguito, sulla loro esperienza in un posto di lavoro.

Gli studenti Loris Deplano, Giacomo Secci e Luca Giovanni Serpi raccontano le attività svolte al CRS4 . . .

Abbiamo trascorso 5 giorni al CRS4 di Pula, per un tirocinio valido come alternanza scuola lavoro. Il primo giorno, dopo una visita guidata alla Computer Room (la sala server del CRS4) nell’Edificio 1, abbiamo visitato l’Edificio 2 nel quale si trova il  FabLab di Sardegna Ricerche (dove si trovano le macchine per il taglio laser e le stampanti 3D) e la mensa (ogni giorno ci si arriva dall’edificio 1 con una navetta apposita o a piedi). Dopo pranzo i nostri tutor ci hanno mostrato una presentazione sul programma “Healthcare Flows” del CRS4 e ci hanno parlato più in generale dell’importanza dell’applicazione di tecnologie informatiche all’ambito della medicina e del significato del termine “telemedicina”.

In seguito ci hanno presentato il progetto a cui avremmo lavorato insieme: l’obiettivo era realizzare un programma che sfruttasse la realtà aumentata per mostrare i dati clinici di un paziente aggiornati in tempo reale, accanto al paziente stesso. Sempre lo stesso pomeriggio ci sono state illustrate le basi del funzionamento del framework Unity (un programma che permette di sviluppare grafica 3D e videogiochi)  e abbiamo avuto modo di provare dei semplici programmi di realtà aumentata con dei dispositivi Android. Ci siamo appoggiati a Unity ed ad una scheda Raspberry Pi (un computer in miniatura nel quale possono essere implementate diverse periferiche e sul quale abbiamo aperto un server).

Il secondo giorno abbiamo lavorato di mattina con Unity, mentre di pomeriggio abbiamo assistito ad una presentazione sul CRS4. Durante la presentazione, abbiamo avuto modo di parlare con un lavoratore del CRS4 che sfortunatamente ha perso la vista, esperienza che ci ha sensibilizzato nell’ambito dell’accessibilità universale, mostrandoci quanto è importante che ogni tecnologia possa essere sfruttata da tutti.

Il terzo giorno abbiamo caricato su Unity le librerie necessarie al supporto della realtà aumentata, ed abbiamo familiarizzato con quest’ultima visualizzando un cubo appoggiandoci ad un marker (immagine che viene sfruttata come punto di riferimento per la comparsa degli oggetti virtuali nella realtà). In seguito abbiamo sostituito il cubo con delle scritte, che si sarebbero dovute aggiornare costantemente per fornire i parametri del paziente in tempo reale. Prima della realizzazione degli script in linguaggio C# che potessero tenere aggiornati i dati visualizzati, abbiamo collegato i sensori medici alla scheda Raspberry, che, una volta collegata alla rete, avrebbe reso disponibili i dati acquisiti per mezzo di un server, grazie a degli script in linguaggio Python. Il server sarebbe stato aperto da remoto su uno dei nostri computer sui quali abbiamo installato i programmi necessari per farlo. Una volta avviato il server, questo avrebbe reso disponibili i dati su un determinato indirizzo IP ed una determinata porta. Gli script caricati su Unity avrebbero richiamato l’indirizzo e ottenuto i dati utili, riportandoli in realtà aumentata. Grazie alle SDK di Android siamo stati capaci di installare il programma compilato da Unity su un telefono Android collegato alla stessa rete del Raspberry, così potendo vedere in realtà aumentata i dati clinici.

Una volta completato questo progetto, ci siamo dedicati alla creazione di un sistema in grado di eseguire un elettrocardiogramma. Abbiamo eseguito uno script in linguaggio Python sulla scheda Raspberry che ogni centesimo di secondo prendesse una rilevazione dal sensore per l’ecg e lo salvasse in un file. Dopo 10 secondi, ottenute 1000 rilevazioni, grazie ad excel abbiamo potuto visualizzare graficamente l’ecg. In seguito uno dei tutor ha permesso al nostro script di creare il grafico dell’ecg visibile ed aggiornato in tempo reale su un tablet.

. . . e riportano le loro impressioni sull’esperienza in un posto di lavoro:

“Lo stage è stata un’esperienza che ripeterei: i tutor erano entrambi aperti e molto pazienti e soprattutto uno contribuiva a tenere alto il morale a il grado di attenzione (in modo anche simpatico), la struttura accogliente e i colleghi dei nostri tutor erano comunque cordiali”.

“I nostri tutor hanno mantenuto costantemente alto il livello di attenzione in noi permettendoci una grande produttività persino riuscendo a concludere il progetto iniziale in anticipo, così potendo fare un breve progetto aggiuntivo”.

“Ho trovato molto interessante l’attività che abbiamo svolto, anche se è stata limitata parzialmente dalla nostra modesta preparazione in campo informatico, che non ci ha permesso di approfondire particolarmente determinati argomenti (una limitazione che purtroppo ho sentito notevolmente)” (Commento dei tutor: “Abbiamo riscontrato un background informatico oltre le aspettative”)

“Pur essendo pendolare non ho trovato grandi difficoltà nel raggiungere la struttura e l’orario dei pullman e dei treni coincide perfettamente con gli orari di inizio e fine, senza bisogno di lunghe attese o rischiare di perdere il pullman”.

“Questa è stata senza dubbio la migliore e la meglio organizzata esperienza di alternanza scuola-lavoro alla quale ho mai partecipato”

“Ho apprezzato parecchio la visita al FabLab di Sardegna Ricerche, grazie alla quale ho potuto vedere una stampante 3D in azione, e la presentazione del collega non vedente, che è stata decisamente inaspettata ma che mi ha fatto pensare a un mondo che sicuramente non avrei altrimenti considerato”.

“Ho apprezzato moltissimo l’attività svolta al CRS4: è stata un’esperienza molto interessante e stimolante, benché impegnativa, grazie alla quale ho avuto modo di apprendere molto non solo in ambito puramente informatico, ma anche riguardo il funzionamento di un centro di ricerca e riguardo il mondo del lavoro”.

“L’ambiente di lavoro al CRS4 è particolarmente tranquillo e sia i nostri tutor che i loro colleghi sembrano essere in buoni rapporti fra loro. Siamo rimasti stupiti dal grande spazio riservato a ciascun ufficio e dalla libertà che ognuno ha di personalizzare la disposizione degli spazi”.

“Tutto il personale si è impegnato al massimo per farci sentire a nostro agio, grazie ad una visita guidata di tutto il centro e alla sua completa disponibilità. In particolare i tutor si sono impegnati per spiegarci al meglio ciò che dovessimo fare e per tenere alto il livello di attenzione”.

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