Di seguito riportiamo i racconti scritti dagli studenti del Liceo classico “Motzo” sulle attività svolte al CRS4 dal 13 al 17 giugno 2016 e, di seguito, sulla loro esperienza in un posto di lavoro.

Gli studenti Sara Angioni, Alessandro Atzori,Emanuele Maxia, Giulio Pani e  Michele Zanda raccontano le attività svolte al CRS4 . . .

Durante questo percorso di Alternanza Scuola-Lavoro, il nostro gruppo di lavoro, coordinato e guidato dal tutor Guido Satta, ha portato a termine una simulazione numerica sulla molecola di idrogeno, trattata con un approccio di super cella. L’obiettivo preposto era di calcolare, attraverso la simulazione numerica della molecola di Idrogeno, l’energia totale, la distanza di legame, la densità di carica e l’energia di atomizzazione.13406814_1192551587451247_1880731123985459758_n
È stato possibile effettuare il lavoro facendo girare il free software, “ABINIT”, su dei dispositivi Linux. Una volta lanciato il programma, la simulazione ha avuto inizio. Con l’approssimazione di super cella abbiamo potuto calcolare l’energia totale e le forze come la funzione di una distanza interatomica. Per calcolare la distanza di equilibrio tra due atomi di idrogeno abbiamo utilizzato il metodo per cui si calcola l’energia totale per valori differenti di distanze interatomiche, producendo un “fit” attraverso punti differenti, e si determina così il minimo della funzione di fitting. Dunque, entro le approssimazioni della nostra simulazione, abbiamo stabilito la distanza di legame e di equilibrio della molecola di idrogeno: il minimo dell’energia totale è stato trovato tra l’undicesima e la dodicesima iterazione sulla distanza di legame e la distanza di equilibrio è stata stimata tra 1.5 e 1.55 Bohr.

. . . e riportano le loro impressioni sull’esperienza in un posto di lavoro:

Ho avuto la possibilità di capire in che cosa consista il lavoro del ricercatore, quali conoscenze e specializzazioni siano a lui necessarie e quanto sia fondamentale la collaborazione in un gruppo di lavoro per poter conseguire degli obbiettivi. Il fatto che lo stage non fosse solamente teorico lo ha reso ancora più interessante e coinvolgente, e ciò mi ha permesso sia di mettere in pratica le nozioni apprese durante l’anno scolastico sia di acquisire nuove conoscenze in campo tecnologico-informatico“.

Ci sono stati dei momenti ‘oscuri’, dove qualcosa sembrava poco chiaro (mi sembra opportuno sottolineare che, frequentando un corso di studi ad indirizzo classico-umanistico, non avevamo, se non per curiosità personale, competenze ed esperienze riguardo l’uso particolare dei computers e soprattutto l’uso di un sistema operativo diverso da Windows), ma il dott. Satta è sempre stato vicino a noi dandoci consigli e suggerimenti in queste situazioni“.

Questa esperienza ci ha coinvolto integralmente, non come semplici spettatori, ma come veri e propri lavoratori, facenti parte di un team avente obiettivi comuni, alla fine, non senza difficoltà , raggiunti, con la collaborazione di tutti i miei ‘colleghi’ e del nostro tutor“.

Uno degli aspetti che ho apprezzato maggiormente è stato il fatto che più volte ci sia stato richiesto di pensare e riflettere sugli argomenti affrontati. Spesso gli studenti tendono a immagazzinare una serie di informazioni presenti sui libri di scuola, senza chiedersi per esempio che cosa alcuni dati significhino o come siano stati ottenuti: invece, durante questo stage, ci siamo soffermati su alcuni aspetti, abbiamo provato a capirli e così memorizzarli, grazie all’aiuto del tutor. Credo dunque che questa metodologia di studio sia molto vincente e capace di aprire la mente dello studente. Penso che l’incoraggiamento del tutor, la sua disponibilità nel fornirci nuove informazioni e spiegazioni siano state essenziali per motivarci ulteriormente“.

Mi ha fatto molto piacere anche il fatto che tra noi ed i dipendenti della Struttura si potesse instaurare un dialogo colloquiale ed informale, segno di un sereno ambiente lavorativo“.

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