Di seguito riportiamo i racconti scritti dagli studenti del Liceo Scientifico di Capoterra “Bacaredda Atzeni” sulle attività svolte al CRS4 dal 21 al 25 marzo 2016 e, di seguito, sulla loro esperienza in un posto di lavoro.
Gli studenti Cristian Ambu, Francesco Caboni, Michele Pambira, Alberto Pinna e Riccardo Zedda raccontano le attività svolte al CRS4 . . .
Nell’esperienza passata al centro di ricerca CRS4, prima di tutto ci hanno fatto visitare la struttura e ci hanno spiegato i vari reparti e campi di competenza. Il progetto alternanza scuola-lavoro prevedeva la costruzione di sistemi di rilevamento di grandezze fisiche tramite dei sensori e l’utilizzo del microprocessore Arduino. Questo campo della tecnologia è detto “Internet of Things”.
L’oggetto più importante del progetto è stato assolutamente Arduino, senza di esso nulla di tutto ciò che abbiamo realizzato sarebbe stato possibile, abbiamo visto anche che esistono vari tipi di Arduino e che le cose che si possono fare con esso sono tantissime.
Abbiamo misurato temperatura, umidità e pressione presenti nella stanza che ci ospitava e realizzato vari lavori per un’eventuale casa domotica ispirandoci al progetto ”IOT-DESIR”.
Tra questi progetti abbiamo realizzato un impianto condizionamento controllato da Arduino per un’ipotetica casa domotica che, rilevata una determinata temperatura, faceva attivare tramite i relé una ventola per rinfrescare l’ambiente Come la temperatura scendeva sotto il valore prestabilito la ventola si staccava automaticamente, (contemporaneamente un piccolo schermo LCD mostrava la temperatura in tempo reale).
A differenza della scuola, che è un luogo che ti forma sulla teoria, il CRS4 è un luogo basato, oltre che sulla teoria, sullo studio degli esperimenti scientifici e invenzione di possibili nuove tecnologie con vari progetti.
Abbiamo avuto pure la fortuna di assistere alla presentazione di un progetto da parte di un progettista a dei possibili finanziatori.
. . . e riportano le loro impressioni sull’esperienza in un posto di lavoro:
“L’ambiente lavorativo era rilassante, futuristico e pieno di esperimenti interessanti“.
“Rispetto alla scuola la differenza principale secondo me è la libertà nel lavoro, ciò dà la possibilità di portare avanti un progetto proprio senza “restrizioni” e senza voti, non bisogna seguire un “programma” predefinito, si può andare di fantasia e creatività“.
“Dal punto di vista formativo e di competenza è stata molto utile, poiché, per ogni problema o dubbio o curiosità, anche se non riguardava direttamente il progetto d’alternanza scuola lavoro, i ricercatori si sono sempre dimostrati competenti e felici di aiutarci“.